Dall’inizio del luglio 2019, è attiva Casa Arcobaleno, che vuol essere il primo di una serie di appartamenti riservati ai giovani che hanno subito discriminazioni e violenze in famiglia per il loro orientamento sessuale o per il percorso di transizione avviata.
Nata dall’impegno contro le discriminazioni dell’Assessorato alle Politiche Sociali e messa a disposizione dalla cooperativa Spazio Aperto Servizi, Casa Arcobaleno potrà ospitare un piccolo gruppo di ragazzi per un tempo di permanenza massimo tra i 6 e gli 8 mesi. In questo arco di tempo, i giovani ospiti avranno a disposizione un supporto psicologico e legale e un servizio di orientamento al lavoro e alla casa per essere accompagnati verso l’autonomia attraverso un progetto personalizzato.
Per le richieste di aiuto è attivo l’indirizzo mail antidiscriminazioni@comune.milano.it e uno sportello presso la casa dei Diritti di via De Amicis 10 a cui accedere su appuntamento il venerdì dalle 16 alle 18. In sede sarà presente un educatore che, dopo aver ascoltato la persona, si occuperà di definire il bisogno e valutare gli inserimenti in appartamento.
Ma l’impegno del Comune non si ferma qui: sempre alla Casa dei Diritti, da fine mese, sarà attivo anche un help center contro tutte le discriminazioni che abbraccerà quattro ambiti: disabilità e fragilità, violenza di genere, migrazioni e orientamento sessuale. Il progetto, finanziato con i fondi della legge 285 del 1997 per la promozione dei diritti e delle opportunità per l’infanzia e l’adolescenza, avrà come capofila l’associazione Amici della Casa dei diritti che lavorerà insieme a Vox diritti, Agedo onlus, Lo sbuffo, Telemaco di Jonas onlus, Accademia Pons, Jesurum Lab e Soccorso Rosa onlus.
L’obiettivo è intercettare soprattutto i giovani discriminati cercando di farlo attraverso canali a loro più congeniali: un portale online, una chat e un numero verde. Al primo contatto i ragazzi si confronteranno in maniera anonima con dei volontari appositamente formati che valuteranno le loro esigenze e indirizzeranno i coloro che necessitano di un aiuto più approfondito verso colloqui con avvocati e psicologi.
Infine, l’Amministrazione ha deciso di destinare 500mila euro dei fondi della legge 285/1997 per campagne di informazione ed educazione sessuale nelle scuole, volte a sostenere la cultura della prevenzione per combattere le malattie sessualmente trasmissibili.
Tratto dal sito di MilanoFamiglie.