Venerdì 26 settembre alle ore 18,30, aperitivo, ore 19,00, inizio del dibattito il Circolo Culturale Lgbt Havey Milk avrà il piacere di ospitare due importanti figure del mondo dell’imprenditoria e del rapporto di quest’ultima con la realtà delle professioni e del management LGBT, Angelo Caltagirone, ideatore di Edge, la prima vera “lobby” italiana com queste finalità, e Fulvio Marcello Zendrini, che da sempre si occupa di marketing e di comunicazione.
L’incontro sarà presso la sede Guado di Via Soperga 36, Milano. Attendendo l’appuntamento abbiamo avuto occasione di intervistare i nostri relatori: segue quella fatta a Fulvio Marcello Zendrini.
Fulvio potresti presentare brevemente la tua esperienza professionale?
Mi sono sempre occupato di Marketing e Comunicazione.
Bocconi, Master alla Columbia, poi Armando Testa, Michelin, Honda, Tim e Telecom Italia, Salvatore Ferragamoper tutto il mondo, come pure Piaggio/Vespa. Sempre come Responsabile Marketing e/o Comunicazione.
Oggi faccio il Consulente per varie aziende.
Quali sono state le scelte che hai fatto per dare avvio a una tua attività professionale di manager?
Piu’ che scelte, sono arrivato di volta in volta a vari bivi, dove sceglievi se restare in azienda o provare una nuova avventura. Io ho scelto sempre la seconda.
Edge parla di “valori” che le persone Lgbt possono dare al mondo dell’imprenditoria, affiancati da persone qualificate e con una certa formazione: quali sono questi valori secondo te?
Non credo ci siano VALORI LGBT. Ci sono valori e basta: la tolleranza, il merito, l’ascolto…valgono per tutte le categorie. EDGE fa si che la diversità sia inclusa e non esclusa. tutto qui.
Perché si parla di qualità che le persone Lgbt possono dare al mondo dell’imprenditoria a differenza di quelle eterosessuali: cosa cambia?
Ho già risposto: secondo me nulla. I valori sono universali, ma vanno riconosciuti anche nella diversità.
Che cosa vuoi dare e comunicare alle persone Lgbt che vorrebbero intraprendere la tua esperienza manageriale?
Ovvio: di essere se stessi sempre e di non cedere a compromessi che squalifichino la propria natura ( tipo il negarsi, il nascondersi…) la differenza e’ un valore.
Hai avuto modo di confrontarti con esperienze europee e straniere: che cosa differisce rispetto alla situazione nostrana?
Tutto è più’ semplice…perché non esiste il problema. tutto li.
Che cosa le istituzioni possono dare e garantire per uno sviluppo di una presenza di quei valori Lgbt nel mondo dell’imprenditoria e del management?
La stessa cosa che garantiscono per gli altri. Il rispetto, la tolleranza, il riconoscimento dei bisogni e delle necessità.
Il problema non e’ ottenere qualcosa in più’…ma qualcosa uguale.
Intervista a cura di Alessandro Rizzo