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Cultura TBIGL

IN questa sezione trovi tutto ciò che fa cultura, dai commenti su prodotti culturali ad informazioni sul benessere della persona

Lo scandalo di Cleveland Street

Visto che va tanto di moda parlare del mestiere più antico del mondo, mi sembra doveroso ripescare una vecchia storia di quando non solo ricchi e potenti si prendevano la briga di recarsi in prima persona in appositi luoghi del vizio e del peccato (vuoi mettere com’è tutto più facile adesso con i jet privati da e per la Sardegna, le auto blu per entrare in palazzi romani e brianzoli e gli amici che ti selezionano la materia prima?), ma essere gay effettivamente era molto più difficile che guardare qualche bella ragazza di tanto in tanto.

Correva l’anno 1889, il 52esimo del regno dell’austera regina Vittoria e la Gran Bretagna si beava del suo vasto impero e godeva d’una straordinaria prosperità. Scotland Yard, impantanatasi soltanto un anno prima con i delitti insoluti di Jack lo Squartatore, riprendeva a occuparsi della normale amministrazione in una Londra sovraffollata di piccoli e grandi crimini, ivi incluso un caso di furto all’Ufficio Centrale del Telegrafo. Durante le indagini il diciottenne marconista Thomas Swinscow viene trovato in possesso di una sorprendente quantità di denaro (qualcosa come 18 scellini, pari a settimane se non mesi del suo magro stipendio) e, non volendo essere accusato del furto in questione, confessa di aver guadagnato quella somma “andando a letto” con dei gentiluomini nella casa di tale Charles Hammond, cui era stato presentato tramite un amico comune, Henry Newlove; il giovane ammette di essersi prostituito solo due volte, ma fa i nomi di altri ragazzi dell’ufficio che frequentavano regolarmente quello che sembra essere un postribolo maschile a tutti gli effetti.Leggi tutto »Lo scandalo di Cleveland Street

Pasolini per le strade, si inizia!

Siamo orgogliosi e felici di poter annunciare il primo appuntamento del progetto Pasolini per le strade, promosso da Milk Milano con la preziosa partecipazione di Maddalena Balsamo.

Ci troviamo, per la presentazione del progetto e la prima lettura poetica:


domenica 5 dicembre, ore 18.30

Al D caffé & Ristorante
via Galliari 6
Treviglio (BG)
Dopo l’ondata di indignazione sollevata dal tentativo di censura morale da parte dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Milano, Novo Umberto Maerna, nei confronti delle rappresentazioni di Orgia di Pierpaolo Pasolini, Trilogia del benessere e Chicago Boys di Renato Sarti programmate all’interno del ciclo Invito a teatro, censura giustificata definendo tali opere “diseducative”, “sconvenienti” e non rappresentabili in quanto, nel caso di Pasolini, toccherebbero “temi scabrosi come l’omosessualità”, il Circolo di Cultura Omosessuale Harvey Milk inizia un progetto culturale promosso in collaborazione con l’attrice milanese Maddalena Balsamo.

Dopo una introduzione sui perché di questa scelta, Leggi tutto »Pasolini per le strade, si inizia!

Dan Nicoletta: l’uomo che ritrasse l’amore gay

Dan Nicoletta è un artista di straordinaria modernità: il solo fatto che la sua carriera sia iniziata con uno stage lo dimostra. Aveva 19 anni, era il 1975 ed il suo apprendistato cominciò con Crawford Barton che presto sarebbe diventato uno dei fotografi di punta di The Advocate.
Agli esordi di Nicoletta c’è stato però anche un altro personaggio fondamentale dell’epoca: Dan e la sua Contax avevano infatti l’obiettivo costantemente puntato su quel distretto di Castro, una vera e propria mecca LGBT, che di lì a poco avrebbe assistito all’elezione di un carismatico proprietario di un negozio di macchine fotografiche.
Fu proprio dal negozio di Harvey Milk, il suo nome vi dice qualcosa?, che Nicoletta iniziò a documentare con il suo sguardo personale e attento la comunità di San Francisco, concentrandosi in particolare su coloro che per la prima volta sperimentavano il proprio amore in pubblico. Leggi tutto »Dan Nicoletta: l’uomo che ritrasse l’amore gay

News dalla lotta alle MTS

Pur non essendo un medico, ma un semplice volontario, sono stato accreditato come rappresentante del Milk e come Volontario del Cassero Salute di Bologna all’ultimo Congresso Nazionale di Virologia Medica, tenutosi a Milano gli scorsi 5, 6 e 7 Maggio. Numerose sono state le presenze di medici e virologi anche a livello internazionale. Eccovi la breve cronaca di quanto avvenuto e detto.

Il primo giorno di lavori verteva sui virus dell’influenza, specificatamente A. Nel pomeriggio vi è stata la tavola rotonda su Immunità Genetica e Infezioni Virali tenuta dal Prof. De Rossi (Università di Padova). Si è riscontrato un numeroso aumento in Italia di casi di Epatite A, B e C, a causa della insufficiente informazione e sulla ridotta prevenzione tramite vaccinazione da parte della cittadinanza.

Nella seconda giornata sono stati toccati i temi realativi alle infezioni virali post trapianto con interventi di un gruppo di ricerca dell’Ospedale di Bergamo presieduto dalla Dott.sa Callegaro. Molto interessante, poi, è stato l’intervento dell’Infettivologo Dott. Borderi di Bologna, sulle malattie ossee per persone infette da HIV.
Altro tema importante emerso è  il costo dei farmaci per persone colpite dai HIV AIDS
: offrendo i dati relativi alla sola Regione Lombardia, sul totale della spesa medica regionale, per tali pazienti risulta spesa una cifra enorme, indice del fatto che il numero degli infetti in cura cresce ponendo sempre più  questioni logistiche al sistema sanitario. I dati sono stati forniti dal Prof. Filice di Pavia.Leggi tutto »News dalla lotta alle MTS

Lady Oscar à la russe!

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Domandina: ve la ricordate la bella bimba “con biondi capelli e rose di guancia”? “Il buon padre voleva un maschietto, ma, ahimé!” era nata lei? Ovviamente sì: ve la ricordate eccome. Ecco, bene. E se vi dicessi che un personaggio storico straordinariamente simile a “madamigella Oscar” nonché cronologicamente a lei molto vicino è realmente esistito?

La fanciulla in questione, però, visse più tardi, in epoca imperiale, e non era una francese, bensì (udite udite!) una russa.  Il suo nome era Nadežda Andreevna Durova (nel dipinto qui a lato). Nata nel 1783, figlia di un maggiore dell’esercito, crebbe nell’ambiente militare, come bambinaie ebbe gli attendenti di campo del padre e alle bambole preferì i fucili. Scarichi, s’intende.

Leggenda vuole (e in  Russia ogni leggenda può essere Storia e viceversa) che la madre, isterica, gettò la figlioletta neonata fuori dallo sportello della carrozza di famiglia e che da adolescente, la ragazza riuscì ad addomesticare da sola un cavallo ritenuto indomabile. Quel che è certo è che raggiunta la maggiore età, la fanciulla sposò un magistrato di provincia cui diede un figlio. In altre parole, le toccò il destino comune a tutte le donne della sua epoca e del suo censo.
Contrariamente alla quasi totalità delle dame ottocentesche di cui s’abbia notizia, però, la Durova nel 1805, a soli tre anni dalle nozze, abbandonò di punto in bianco marito e pargolo, decisa ad intraprendere la carriera militare. E per farlo, naturalmente, dovette travestirsi da uomo. Sotto il falso nome di Aleksander Sokolov, la Durova entrò nell’esercito e partecipò alla campagna di Prussia del 1806-1807. Successivamente, guadagnatasi ormai la curiosità dei contemporanei e una notevole fama in patria, “Lady Aleksander” combatté nelle battaglie di Smolensk e della Moscova del 1812 contro l’esercito di Napoleone. So cosa i più romantici tra i lettori si staranno chiedendo: e la Corte? I balli? I pizzi e i merletti? Mi spiace: non ce ne sono.Leggi tutto »Lady Oscar à la russe!

A chiare lettere 2: la Yourcenar e le Memorie di Adriano.

PIROLA2-FOTOEccoci al secondo appuntamento con Marguerite Yourcenar. Il nostro ineffabile Mau (al volgo: Maurizio Diego) ci racconta de Le memorie di Adriano, che abbimo portato nelle biblioteche e nei locali di Milano e provincia lo scorso autunno, con letture teatrali coordinate dai nostri splendidi Tobia Rossi e Adriana Dell’Arte.

La genesi di un’opera complessa come Memorie di Adriano risiede nel lungo, travagliato lavoro di ricerca e di stesura da parte della sua autrice. Marguerite Yourcenar, infatti, comincia la sua impresa letteraria con una fase di autentica ricerca storica, durante la quale la scrittrice annota ogni notizia, valuta le fonti e vaglia minuziosamente ogni circostanza sotto l’aspetto cronologico. Il risultato di tale ricerca sarà una straordinaria mole di appunti.

La scrittrice si sofferma sulle letture e l’educazione dell’imperatore; il suo obiettivo è principalmente di divenirne una degna e attendibile biografa. Tra le fonti consultate dall’autrice, fondamentali furono lo storico greco Dione Cassio e la Vita Hadriani del cronachista (forse mai esistito) Elio Spartiano, entrambi basati su testi preesistenti, ma andati perduti, ed entrambi rivelatisi variabilmente attendibili in seguito ad alcune ricerche moderne.Leggi tutto »A chiare lettere 2: la Yourcenar e le Memorie di Adriano.