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Milk Pride

Partecipazioni del Milk ad eventi e manifestazioni GLBTQIA*

Ed ora una po’ di réclame!!!

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Care amiche e cari amici del Milk,

come certo ben saprete la nostra associazione ha compiuto una serie di scelte piuttosto forti in merito alla propria politica economica. Questo fa sì che sia davvero difficile e complicato, davanti al moltiplicarsi delle varie attività di carattere sociale e culturale che caratterizzano il nostro operato, accantonare un fondo di riserva.Leggi tutto »Ed ora una po’ di réclame!!!

Quando l’associazione ha un volto… anzi, 120!

Con oggi iniziamo una nuova rubrica sul nostro blog: CONOSCIMILK. La visibilità, nel movimento gay è tutto… e quindi perché non iniziare dalla base, ossia mettendoci i nostri volti e le nostre storie? Ad esempio, proprio da oggi la pagina del direttivo comprende anche le foto di tutti i consiglieri e prossimamente verrà caricata una gallery fotografica. Una associazione è fatta anzitutto di persone, quindi…  facciamoci vedere, anche qui!

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Conosciamo oggi Elena, la più giovane delle nostre iscritte. Presentati! 😉
Mi chiamo Elena D’Agnolo e sono una studentessa liceale (ho 16 anni…..sono in terza….e sono già stufa!). Ultimamente mi sono fidanzata con Jacopo… la storia è recente e per me è una novità stare con qualcuno…..per questo sono un po’….intimorita! (fa troppo strano dire che sto con uno!!!!!!!). Sono una ragazza che si interessa facilmente a ciò che le viene proposto, infatti ho molti hobby: recitare, andare in barca a vela e fare apnea (cose che si possono fare solo d’estate e la cui mancanza mi fa soffrire tutto l’inverno), scrivere (anche se lo faccio solo per dar sfogo ai miei pensieri) e ascoltare musica (w l’originalità! XD però suono il piano!).Leggi tutto »Quando l’associazione ha un volto… anzi, 120!

GIORNATA DELLA MEMORIA

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Il 27 Gennaio 1945 le forze armate sovietiche liberavano il campo di sterminio di Auschwitz. Il mondo si rendeva conto (ufficialmente, qualcuno già sapeva benissimo) dell’orrore più grande che la storia ricordi: lo sterminio di massa di oltre 6 milioni di persone, per la maggior parte ebrei.

Sin dal processo di Norimberga era noto quanto gli omosessuali venissero anch’essi perseguitati dal regime nazista: Eugen Kogon lo cita chiaramente negli atti. Forse per il peso enorme del numero delle vittime ebraiche o appartenenti ad altre categorie, forse per la natura stessa delle vittime omosessuali, dato il momento storico, non se ne parlò almeno sino agli anni ’60 inoltrati, quando emersero (anche grazie alla rivista gay Arcadie) le prime testimonianze dirette. Poi la vittoria a Berlino del documentario Paragraph 175, e di lì, il crescere sempre maggiore di una comune coscienza: anche noi gay, noi lesbiche e noi transessuali fummo oggetto esplicito e di prioritaria importanza del desiderio di sterminio del Reich.

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Se non io per me, chi per me?

TESSERAMENTICare amiche e cari amici di Milk Milano, è finalmente stata consegnata la campagna tesseramenti 2010. Prima di presentarvela, lasciatemi cogliere l’occasione per ringraziare i nostri volontari Michele (il nostro eccezionale grafico), Marco ed Emanuele, che se la son studiata e preparata: hanno realizzato qualcosa di assolutamente in linea con lo stile dell’associazione.

Come tutti voi sapete il Milk non ha altro modo per finanziarsi se non le donazioni ed i proventi dai tesseramenti, non avendo sinora ritenuto opportuno realizzare eventi di carattere ludico a puri fini di autofinanziamento: abbiamo scelto di dedicare tutta la disponibilità data dai volontari principalmente all’aspetto politico, sociale e culturale della nostra attività.  Sottoscrivendo la nostra tessera, quindi, il socio dà davvero un aiuto materiale reale e necessario all’andamento del Milk, che, nell’ultimo anno, con un bilancio al tutto risibile, ha dato vita ad una serie di realtà a favore della comunità e di una positiva visibilità del mondo glbt di cui non possiamo che dichiararci soddisfatti.

La tessera non dà accesso ad alcun locale, offre al più qualche piccolo sconto presso esercizi commerciali che scelgono di garantire un ambiente friendly e visibilità del materiale informativo a tematica. Quel rettangolino di pvc attesta semplicemente una volontà politica e l’adesione ad una visione del fare attivismo ben determinata e strutturata, e si è talvolta preferito autotassarsi volontariamente piuttosto che alzarne il costo, per non rischiare di escludere dalla vita associativa i precari, i liceali, i disoccupati, e chi vive situazioni tutt’altro che brillanti dal punto di vista economico, specie in questo periodo.

Come leggete, la campagna tesseramenti ha per filo conduttore una citazione di Primo Levi dal romanzo “Se non ora, quando?”: Se non io per me, chi per me?

Al di là del significato che questa frase assume nelle sue sfaccettature nel testo di Levi, essa, così come è, inquadra a perfezione uno dei punti-cardine della nostra filosofia: non possiamo aspettare che i diritti ed un mondo migliore ci cadano addosso, è la singola persona (il singolo etero, il singolo gay, la singola lesbica, le singole e i singoli trans) che deve armarsi di tutto punto, metterci la faccia e combattere con gli altri per un futuro migliore. Siamo noi a dover scendere in strada a dialogare, farci conoscere, metterci a contatto con la gente e smetterla di pensare stizzosamente che tutto ciò a cui abbiamo diritto giunga nelle nostre mani per il solo fatto che ci spetti: ci spetta, è vero, ma vivendo una situazione di discriminazione siamo noi per primi a dover uscire dai nostri ghetti e lottare per superare quei vincoli che ci rendono non uguali agli altri davanti alla legge e nella mente degli omofobi. Noi e i nostri amici, parenti, conoscenti, sostenitori etero.

 

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