A pochi giorni di distanza dalle deprecabili affermazioni del Senatore Rocco Buttiglione ci ritroviamo ancora una volta a dover leggere con occhi sgranati l’ennesima affermazione denigratoria ed omofoba da parte di un politico italiano e dover di conseguenza investire del tempo nel dare risposte che non vorremmo più dover dare.
Ma ciò che questa volta è ancor più grave è che non stiamo parlando di un “semplice” senatore o deputato, oppure di un qualche sindaco o leader di partito.
No.
Questa volta parliamo addirittura del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che stamane a Milano in occasione dell’inaugurazione del Salone Eicma, è riuscito ad affermare “meglio essere appassionati di belle ragazze che gay” (fonte ANSA).
In un solo colpo Berlusconi è riuscito ad offendere senza mezzi termini la dignità delle donne con il solito tono machista e maschilista e nel contempo offendere la dignità di tutte le persone appartenenti al mondo GLBT dando prova un profondo disprezzo per la società di cui è Rappresentante.
Non ci importa il motivo per cui tale frase sia stata pronunciata, nemmeno se al solito si scuserà dicendo che è stato male interpretato oppure se alla fine sarà solo l’ennesima battuta di un “fine” umorista.
Ciò che ci rimane come amara considerazione è che ancora una volta il legittimo governante di un paese che fa parte dell’Unione Europea, che ha sottoscritto la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e che possiede una splendida Costituzione che difende la pari dignità di ogni cittadino, riesca ad esprimersi con una frase di una gravità inaudita, senza curarsi di calpestare con le proprie parole i principi sanciti dalla Carta Costituzionale su cui egli stesso ha giurato insediandosi al posto che occupa. Inoltre non ce lo aspettavamo di certo da un Presidente del Consiglio il cui Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna ha saputo rompere il silenzio di decenni con una campagna contro l’omofobia significativa e incisiva che sta portando a fare passi fondamentali per combattere questa piaga della nostra società.
Eppure tutto ciò ci mostra come la strada da percorrere sia ancora lunga e che oggi, come non mai, sia davvero necessario lanciare un messaggio di profonda dignità nel vivere la propria vita liberamente e senza paura, un messaggio di uguaglianza e di pieno riconoscimento del diritto di ciascuno ad autodeterminare la propria vita. Un messaggio che verrà portato avanti da migliaia di cittadini, indipendentemente dal loro credo politico, dalla loro identità di genere e dal loro orientamento sessuale.
Solo riconoscendoci come esseri umani con pari diritti e doveri, potremo riuscire ad edificare per tutti, nessuno escluso, un futuro migliore.
Speriamo davvero di non dover tornare in futuro a commentare ancora una volta la frase di un politico per i contenuti di profonda discriminazione, razzismo e omofobia che essa trasmette.
Noi continueremo senza paura ad operare tra la gente e per la gente con lo stile che ci ha sempre contraddistinto, senza settarismi né discriminazioni, ma come sempre invitando tutti a prenderci per mano e camminare con noi lungo questa strada lastricata di diritti e dignità.
Ufficio stampa di MilkMilano
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