Siamo anche capaci di leggere! Questo è ciò che ci proponiamo di dimostrare con questa rubrica. Il titolo dice già tutto: “Io Leggo” e non si tratterà solamente di libri a tematica gay (come quello qui sotto) o di racconti erotici, ma di tutto ciò che noi riteniamo valga la pena di essere almeno sfogliato. Detto questo, prendete e leggetene tutti.
Parlare di questa trilogia in un blog che tratta di tematiche omosessuali sembra quasi scontato, tuttavia non ho scelto questo libro perché i protagonisti sono tre ragazzi gay, ma per la facilità con cui è possibile immedesimarsi nei personaggi.
Ciascuno di noi ha pensato, almeno una volta, a come sarebbe stato bello scoprire che il compagno di classe o il collega che guardavamo per gran parte del tempo di nascosto durante le lezioni, ricambiava in realtà i nostri sentimenti; Rainbow Boys (insieme ai i suoi due sequel) utilizza questa fantasia come punto di partenza per raccontare le esperienze e le avventure di tre ragazzi.
Sin dalla scelta dei personaggi Alex Sanchez pare voler mostrare come l’omosessualità abbia una serie di sfaccettature che spesso non è possibile (o non si vuole?) vedere, anche a causa dei paradigmi utilizzati dai media, che semplificano eccessivamente quello che invece è un mondo complesso e ancora poco conosciuto al grande pubblico.
Pur trattando di omosessualità, Sanchez non ne privilegia un aspetto in particolare, ma tenta, invece, di mettere in mostra problematiche, gioie e dolori, che tutti noi conosciamo e che garantiscono un grande tasso di compartecipazione alle vicende dei tre protagonisti.
Tutto è affrontato da tre punti di vista diversi, due totalmente opposti e uno nel mezzo, quasi una sorta di mediatore fra gli estremi: in questo modo ogni situazione appare esplorata in tutte le sue possibili sfaccettature, evitando di divenire stereotipata.
I tre romanzi possono essere visti anche come il racconto della formazione di Jason, uno dei tre protagonisti, che inizialmente, non riconoscendosi nel modello gay veicolato dai mass media e dalla società, reprime la propria omosessualità; successivamente, però, impara a prendere coscienza di sé e della sua identità, fino ad arrivare alla piena accettazione.
I primi due libri raccontano le vicende dei tre ragazzi alle prese con l’ultimo anno di liceo, parlano dei primi amori, dei coming-out con le famiglie e gli amici, delle reazioni di questi e delle prime conquiste in ambito scolastico nel contrastare l’omofobia. Il terzo volume, invece, vede Jason, Kyle e Nelson protagonisti di un viaggio nel quale si “scontreranno” con diverse realtà GLBT:si troveranno ad avere a che fare con una ragazza transessuale, una coppia gay che vive una relazione stabile e con un’intera comunità di “fate”, tanto per citare alcuni episodi.
Sicuramente la trilogia Rainbow non potrà essere definita un capolavoro, tuttavia non si può negare che abbia un approccio molto realista, capace di fornire diversi spunti di riflessione e di parlare anche a chi, al contrario di Jason, si trova già alla fine di quel percorso che spesso difficile e tortuoso.
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