Sono tante le somiglianze fra omosessuali e non credenti. Non so se via vero anche per gli increduli quanto Franco Buffoni rivendica per gay e lesbiche («omosessuali non si nasce o si diventa: omosessuali si è»), quel che è certo è che tanti omosessuali sono, nello stesso tempo, anche atei e agnostici. E che le difficoltà di vivere le situazioni che ne conseguono sono spesso le medesime.
Laico alfabeto in salsa gay piccante: 56 voci, due per ogni lettera dell’alfabeto, con cinque inserti saggistici di più ampio respiro a fare da collante a una tesi di fondo: perché non possiamo parlare di omosessualità senza chiamare in causa ateismo e scienza?” L’obiettivo è quello di “liberarsi dal retaggio biblico” in virtù del quale si ritiene che un creatore abbia voluto generi e specie così come sono, immutabilmente: l’ordine del creato.
Da lì nasce il pregiudizio anti omosessuale (assente nel mondo greco-latino) che descrive gli omosessuali come coloro che “ostacolano la volontà divina”