Venerdì scorso a San Francisco si respirava (ancora) la presenza di Harvey Milk. Lo spirito dell’attivista omosessuale tragicamente scomparso aleggiava per le vie della “sua” Castro in occasione della veglia organizzata per ricordare il trentunesimo anniversario dell’assassino di Milk e del sindaco George Moscone per mano di Dan White.
San Francisco è quindi scesa in strada, come fa ogni anno da quella data, per ricordare il primo uomo politico americano apertamente omosessuale. Era il 1978 quando Milk divenne Supervisor della sua città. Oggi, dopo oltre trent’anni dal suo decesso, Milk è un simbolo, un martire dei diritti civili LGBT.
“Se un proiettile dovesse entrarmi in testa, fate in modo che quella pallottola distrugga ogni chiusura nel paese”: questo il suo spirito, ieri come oggi. Erano in pochi alla veglia a San Francisco, proprio tra Castro e Market street. Ci ha pensato il senatore Mark Leno ad elogiare i partecipanti: “costoro sono quelli che tengono viva la fiamma, che ricordano ancora le lotte che abbiamo combattuto in quei giorni e delle lotte che anche oggi siamo costretti ad affrontare per essere cittadini di prima classe”.