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MilkBlog

Riparte “Think Milk… be King!”: primo appuntamento con Piergiorgio Paterlini

Dopo il grande successo dello scorso anno, riprendono anche per la stagione 2010/2011 gli appuntamenti con “Think Milk… be King!“, la rassegna di domeniche culturali a cura del Milk. La prima data ripropone anche la collaudata collaborazione con il locale King di Milano.

Il primo evento, in calendario il 24 ottobre alle ore 18, vedrà la partecipazione di un ospite d’eccezione: sarà con noi Piergiorgio Paterlini, giornalista e autore di opere tradotte in otto paesi, tra cui “Matrimoni” e quel “Ragazzi che amano ragazzi” che – pubblicato quasi venti anni fa – è ancora attualissimo nel descrivere la condizione, ma sopratutto lo stato d’animo, dei ragazzi che si sorprendono ad amare altri ragazzi.Leggi tutto »Riparte “Think Milk… be King!”: primo appuntamento con Piergiorgio Paterlini

Il silenzioso deflagrare della speranza

Se la democrazia esprime nel voto alle urne la sua essenza, si può parimenti sostenere che la libertà trovi il suo momento di massima espressione nella manifestazione del proprio pensiero. E quale può essere la migliore manifestazione del proprio pensiero, se non lo sfilare in piazza per mostrare ai propri concittadini ciò che muove il profondo del nostro animo?

È con questo spirito che intendiamo solidarizzare con i cinquecento eroici partecipanti al Gay Pride di Belgrado. In una nazione come la Serbia, dove la comunità GLBT non ha diritto di esistere, i “soli” quindici minuti di manifestazione e le “sole” cinquecento persone presenti al Pride hanno rappresentato una cristallina conquista di libertà. Di più: i quindici minuti e le cinquecento persone rappresentano non solo un importante passo verso l’emancipazione delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali, ma anche un importante passo verso la democratizzazione della Serbia.Leggi tutto »Il silenzioso deflagrare della speranza

I PERCHE’ DI UNA SCELTA

Pubblichiamo, autorizzati dall’autore, la lettera inviata agli amici e ai soci da Stefano Aresi, dimessosi stasera dalla carica di presidente del Milk dopo aver servito questa associazione per tre anni. Stefano ci prega di ricordare a chi leggerà questa nota che essa è nata come lettera “quasi privata” e non come articolo per il blog.

Care amiche e cari amici,

scrivo queste righe sperando che riescano a rappresentare il mio pensiero. Esse vanno considerate come un tentativo di riassumere le motivazioni della mia scelta di rassegnare le dimissioni dal mio secondo mandato nel ruolo di presidente del Circolo di Cultura Omosessuale “Harvey Milk” di Milano, che sono fiero sia giunto all’assemblea del 5 settembre scorso (allo scadere del mio primo mandato) in ottimo stato, arricchito dall’apporto umano e professionale dei suoi volontari, inserito in una rete di collaborazioni positive e talora assai prestigiose, individuato come punto di riferimento, e con una situazione di gestione democratica, burocratica ed economica chiaramente stabile.

E’, quello che segue, un testo che potrà apparire ad alcuni lungo e noioso, lo so, ma è dedicato solo a quanti sono realmente interessati a conoscere le mie posizioni personali e, quindi, a leggerlo nella sua prolissità, dovuta al fatto che riguarda una esperienza per me davvero preziosa e emozionante, una esperienza che chiudo senza alcuna polemica, melanconia, o insoddisfazione: ho preso questa decisione riflettendoci quasi un mese, con la serenza coscienza di chi vuole il bene di una realtà che ama e quindi deve anche commisurare il proprio impegno alle proprie energie, capacità, necessità di crescita umana e professionale.
So che in molti avrebbero chiesto subito – come giusto – spiegazioni dirette: li invito a considerate questo testo un assaggio in vista del nostro primo incontro via à vis, ove avremo l’opportunità di confrontarci come i membri di una famiglia dovrebbero sempre fare, guardandosi negli occhi.
Vi tedierò anche con alcune considerazioni autobiografiche, qua e là… Ma sono una persona, e la biografia pregressa di ciascuno di noi è la parte più grossa della nostra realtà quotidiana. Specie quando affrontiamo scelte che riteniamo importanti.Leggi tutto »I PERCHE’ DI UNA SCELTA