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MilkBlog

Quando l’associazione ha un volto… anzi, 120!

Con oggi iniziamo una nuova rubrica sul nostro blog: CONOSCIMILK. La visibilità, nel movimento gay è tutto… e quindi perché non iniziare dalla base, ossia mettendoci i nostri volti e le nostre storie? Ad esempio, proprio da oggi la pagina del direttivo comprende anche le foto di tutti i consiglieri e prossimamente verrà caricata una gallery fotografica. Una associazione è fatta anzitutto di persone, quindi…  facciamoci vedere, anche qui!

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Conosciamo oggi Elena, la più giovane delle nostre iscritte. Presentati! 😉
Mi chiamo Elena D’Agnolo e sono una studentessa liceale (ho 16 anni…..sono in terza….e sono già stufa!). Ultimamente mi sono fidanzata con Jacopo… la storia è recente e per me è una novità stare con qualcuno…..per questo sono un po’….intimorita! (fa troppo strano dire che sto con uno!!!!!!!). Sono una ragazza che si interessa facilmente a ciò che le viene proposto, infatti ho molti hobby: recitare, andare in barca a vela e fare apnea (cose che si possono fare solo d’estate e la cui mancanza mi fa soffrire tutto l’inverno), scrivere (anche se lo faccio solo per dar sfogo ai miei pensieri) e ascoltare musica (w l’originalità! XD però suono il piano!).Leggi tutto »Quando l’associazione ha un volto… anzi, 120!

Transizionario: Prostituzione

PROSTITUTION-ARRETECare e cari lettori, in questo nuovo appuntamento con il transizionario vorrei iniziare a parlarvi della Prostituzione, che  nella storia e nella vita di una Transessuale, ieri come oggi, può essere una scelta forzata e presente.

Nel post precedente a questo ho accennato allo “stigma sociale verso le transessuali MtF (…) tale da rendere difficile l’inserimento lavorativo delle stesse. Se a questo si aggiunge che spesso le famiglie ripudiano il figlio diventata figlia transessuale e i costi della transizione, diventa evidente una spinta della stessa società affinché la transessuale si dedichi alla prostituzione per sopravvivere”.

Con il termine prostituzione si indica l’attività di chi offre prestazioni sessuali, dietro pagamento di un corrispettivo in denaro. L’attività, fornita da persone di qualsiasi orientamento sessuale, può avere carattere autonomo, professionale, abituale o saltuario. L’uso del termine non è univoco e a seconda del Paese, del periodo storico o del contesto socio-culturale può includere qualsiasi atto sessuale e qualsiasi tipo di compenso (anche non in denaro) o indicare, moralisticamente ed erroneamente, coloro che intrattengono atti sessuali fuori dal matrimonio, o uno stile di vita simile a coloro che offrono le prestazioni o chi intrattiene atti sessuali disapprovati. Può indicare anche un comportamento zelante più del dovuto nei confronti di un superiore, finalizzato all’ottenimento di gratifiche lavorative o economiche.Leggi tutto »Transizionario: Prostituzione

Lady Oscar à la russe!

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Domandina: ve la ricordate la bella bimba “con biondi capelli e rose di guancia”? “Il buon padre voleva un maschietto, ma, ahimé!” era nata lei? Ovviamente sì: ve la ricordate eccome. Ecco, bene. E se vi dicessi che un personaggio storico straordinariamente simile a “madamigella Oscar” nonché cronologicamente a lei molto vicino è realmente esistito?

La fanciulla in questione, però, visse più tardi, in epoca imperiale, e non era una francese, bensì (udite udite!) una russa.  Il suo nome era Nadežda Andreevna Durova (nel dipinto qui a lato). Nata nel 1783, figlia di un maggiore dell’esercito, crebbe nell’ambiente militare, come bambinaie ebbe gli attendenti di campo del padre e alle bambole preferì i fucili. Scarichi, s’intende.

Leggenda vuole (e in  Russia ogni leggenda può essere Storia e viceversa) che la madre, isterica, gettò la figlioletta neonata fuori dallo sportello della carrozza di famiglia e che da adolescente, la ragazza riuscì ad addomesticare da sola un cavallo ritenuto indomabile. Quel che è certo è che raggiunta la maggiore età, la fanciulla sposò un magistrato di provincia cui diede un figlio. In altre parole, le toccò il destino comune a tutte le donne della sua epoca e del suo censo.
Contrariamente alla quasi totalità delle dame ottocentesche di cui s’abbia notizia, però, la Durova nel 1805, a soli tre anni dalle nozze, abbandonò di punto in bianco marito e pargolo, decisa ad intraprendere la carriera militare. E per farlo, naturalmente, dovette travestirsi da uomo. Sotto il falso nome di Aleksander Sokolov, la Durova entrò nell’esercito e partecipò alla campagna di Prussia del 1806-1807. Successivamente, guadagnatasi ormai la curiosità dei contemporanei e una notevole fama in patria, “Lady Aleksander” combatté nelle battaglie di Smolensk e della Moscova del 1812 contro l’esercito di Napoleone. So cosa i più romantici tra i lettori si staranno chiedendo: e la Corte? I balli? I pizzi e i merletti? Mi spiace: non ce ne sono.Leggi tutto »Lady Oscar à la russe!

In cucina con Milk: e vai di rollé!

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E’ cilindrico, grosso e rosa… Ma è un rollé al salmone naturalmente! A cosa stavate pensando?! Siamo solo ad un nuovo appuntamento con la nostra rubrica “In cucina con Milk”.

Le feste sono ormai passate da mesi (purtroppo), i panettoni dovreste quasi averli finiti, e la voglia di cucinare comincia a tornare. Oggi, quindi, prepareremo un secondo: Paté di salmone e ricotta con fagiolini (io li chiamo cornetti) e salsa piccante al cacao, un piatto veloce e particolare per stupire ospiti e amici.

INGREDIENTI per 4 persone: 1spicchio d’aglio, 1 rametto di rosmarino fresco, 300 gr. di di salmone fresco + 100 gr.di di salmone affumicato 250gr. di ricotta fresca, 400 gr. di fagiolini freschi, 1 mazzetto di rosmarino, 35 gr. di mandorle sgusciate e spellate, 25 gr. di mollica di pane, 1 peperoncino secco,1 cucchiaino raso di cacao amaro, poco latte,olio extravergine d’oliva, sale.
PROCEDIMENTO: Sbucciate e tritate finemente l’aglio, lavate, asciugate, sfogliate e tritate finemente il rosmarino, tritate grossolanamente il pesce. Rosolate velocemente l’aglio con poco olio d’oliva e il rosmarino, aggiungete il pesce e cuocete per 4-5 minuti. Lasciate intiepidire e mescolate il tutto con la ricotta aggiustando di sale.Leggi tutto »In cucina con Milk: e vai di rollé!

GIORNATA DELLA MEMORIA

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Il 27 Gennaio 1945 le forze armate sovietiche liberavano il campo di sterminio di Auschwitz. Il mondo si rendeva conto (ufficialmente, qualcuno già sapeva benissimo) dell’orrore più grande che la storia ricordi: lo sterminio di massa di oltre 6 milioni di persone, per la maggior parte ebrei.

Sin dal processo di Norimberga era noto quanto gli omosessuali venissero anch’essi perseguitati dal regime nazista: Eugen Kogon lo cita chiaramente negli atti. Forse per il peso enorme del numero delle vittime ebraiche o appartenenti ad altre categorie, forse per la natura stessa delle vittime omosessuali, dato il momento storico, non se ne parlò almeno sino agli anni ’60 inoltrati, quando emersero (anche grazie alla rivista gay Arcadie) le prime testimonianze dirette. Poi la vittoria a Berlino del documentario Paragraph 175, e di lì, il crescere sempre maggiore di una comune coscienza: anche noi gay, noi lesbiche e noi transessuali fummo oggetto esplicito e di prioritaria importanza del desiderio di sterminio del Reich.

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A chiare lettere 2: la Yourcenar e le Memorie di Adriano.

PIROLA2-FOTOEccoci al secondo appuntamento con Marguerite Yourcenar. Il nostro ineffabile Mau (al volgo: Maurizio Diego) ci racconta de Le memorie di Adriano, che abbimo portato nelle biblioteche e nei locali di Milano e provincia lo scorso autunno, con letture teatrali coordinate dai nostri splendidi Tobia Rossi e Adriana Dell’Arte.

La genesi di un’opera complessa come Memorie di Adriano risiede nel lungo, travagliato lavoro di ricerca e di stesura da parte della sua autrice. Marguerite Yourcenar, infatti, comincia la sua impresa letteraria con una fase di autentica ricerca storica, durante la quale la scrittrice annota ogni notizia, valuta le fonti e vaglia minuziosamente ogni circostanza sotto l’aspetto cronologico. Il risultato di tale ricerca sarà una straordinaria mole di appunti.

La scrittrice si sofferma sulle letture e l’educazione dell’imperatore; il suo obiettivo è principalmente di divenirne una degna e attendibile biografa. Tra le fonti consultate dall’autrice, fondamentali furono lo storico greco Dione Cassio e la Vita Hadriani del cronachista (forse mai esistito) Elio Spartiano, entrambi basati su testi preesistenti, ma andati perduti, ed entrambi rivelatisi variabilmente attendibili in seguito ad alcune ricerche moderne.Leggi tutto »A chiare lettere 2: la Yourcenar e le Memorie di Adriano.